NOVENA DI NATALE

Polittico Conversano di Bartolomeo Vivarini 1475

Dal Direttorio su pietà popolare e Liturgia, numero 103.

<<La novena del Natale

103. La novena del Natale è sorta per comunicare ai fedeli le ricchezze di una Liturgia alla quale essi non avevano facile accesso. La novena natalizia ha svolto effettivamente una funzione salutare e può continuare ancora a svolgerla. Tuttavia nel nostro tempo, in cui è stata resa più agevole la partecipazione del popolo alle celebrazioni liturgiche, sarà auspicabile che nei giorni 17-23 dicembre sia solennizzata la celebrazione dei Vespri con le "antifone maggiori" e i fedeli siano invitati a parteciparvi. Tale celebrazione, prima o dopo della quale potranno essere valorizzati alcuni elementi cari alla pietà popolare, costituirebbe un’eccellente “novena del Natale” pienamente liturgica e attenta alle esigenze della pietà popolare. All'interno della celebrazione dei Vespri si possono sviluppare alcuni elementi già previsti (es. omelia, uso dell’incenso, adattamento delle intercessioni).>>


LA NOVENA DI NATALE

I testi liturgici che preparano alla Solennità del Natale del Signore sono densi di una ricchezza notevole. La tradizionale Novena di Natale sorse proprio per colmare la difficoltà dei fedeli ad attingere a questa ricca liturgia maggiore, non sempre conosciuta.

Il riferimento alla teologia del Lezionario dovrebbe caratterizzare il percorso della tradizionale Novena di Natale.

In particolare meritano attenzione il percorso delle letture offerte dal lezionario per le ferie dal 17 al 24 dicembre ed i testi propri della Liturgia delle Ore.

La Liturgia della Parola di giorno in giorno propone nella Prima lettura e nei Vangeli le profezie messianiche e gli eventi che direttamente hanno preceduto la nascita del Signore: «Nell'ultima settimana prima del Natale, si leggono brani del Vangelo di Matteo (cap. 1) e di Luca (cap. 1) che propongono il racconto degli eventi che precedettero immediatamente la nascita del Signore. Per la prima lettura sono stati scelti, in riferimento al Vangelo, testi vari dell'Antico Testamento, tra cui alcune profezie messianiche di notevole importanza» (OGLR, 94).

Nella liturgia eucaristica, sono riproposte come versetto interalleluiatico le antifone maggiori del Magnificat (antifone O), tratte dai Vespri. Esse sviluppano una cristologia messianica a partire da uno dei titoli del Cristo (ero cras, verrò domani dice il loro acronimo letto al contrario). Esse riassumono la speranza del popolo dell’Antico testamento, tratti da passi biblici: O Sapientia, O Adonai, O Radix Iesse, O Clavis David, O Oriens, O Rex gentium, O Emmanuel.

Nella liturgia dei vespri ad esse è permesso di diffondere più chiaramente il loro significato: cantate la sera, con il cantico di Maria, annunciano il Messia nato dalla Vergine. La Chiesa fa dunque proprio il canto esultante della Vergine, come risposta all’annuncio dell’antifona.

Esse hanno tutte una struttura tripartita: l’invocazione messianica veterotestamentaria, un’amplificazione che sviluppa il nome cristologico ed infine una preghiera al Salvatore che viene legata al tema principale.

Proprio perché la Novena viva di questa ricchezza e non tenti impropriamente di sostituirla, si suggerisce che la celebrazione dei Vespri ne costituisca la struttura portante. Si potrà arricchirla con attenzione alla pietà popolare, con la predicazione dopo la lettura breve, l’uso dell’incenso e l’adattamento delle intercessioni (cf. Direttorio su pietà popolare e liturgia, 103).

La celebrazione può essere introdotta dal rito del lucernario che, con brevissima monizione, ogni giorno annunci il titolo messianico e il tono della liturgia. 


I. LUCERNARIO 

Canto invitatorio 

Rallegrati, popolo di Dio ed esulta di gioia, città di Sion: 

*ecco, verrà il Signore e ci sarà grande luce in quel giorno 

e i monti stilleranno dolcezza; scorrerà latte e miele tra i colli perché verrà il gran profeta 

ed egli rinnoverà Gerusalemme. 

Ecco, verrà il Signore Dio: un uomo della casa di Davide salirà sul trono; 

voi lo vedrete ed esulterà il vostro cuore. 

Ecco apparire il Signore: non mancherà alla parola data; 

*se ancor non giunge, ravviva l’attesa, 

poiché certo verrà e non potrà tardare. 

Scenderà il Signore dal cielo come rugiada sul vello: 

*nei suoi giorni fiorirà la giustizia e abbonderà la pace; 

lo adoreranno i potenti del mondo 

e lo serviranno tutte le nazioni della terra. 

L’ultima strofa varia ogni giorno della Novena. 

16 dicembre 

Ecco sta per venire lo sposo, il re d’Israele, busserà e chiederà di aprirgli la porta. * È giunto ormai il tempo delle nozze, il giorno della sua gioia e della sua felicità. Pronta è la regina, amabile come l’aurora, bella come la luna e splendente come il sole. 

17 dicembre 

Viene la Sapienza, il creatore dell’universo, e cerca il luogo del suo riposo. Prenderà in eredità Israele e pianterà in Giacobbe la sua tenda con letizia. 

18 dicembre 

Presto apparirà la nostra guida, il pastore d’Israele; * e verrà per liberare il suo popolo, lo condurrà verso una terra fertile e spaziosa dove scorre latte e miele. 

19 dicembre 

Un nuovo germoglio spunterà dal tronco di Iesse e lo Spirito del Signore verrà sudi lui. * Stenderà la sua mano e radunerà i dispersi d’Israele. Vedranno la sua pace i popoli del mondo e come a stella guarderanno. 

20 dicembre 

Manderà il Signore suo servo e a lui darà il suo potere. * Gli consegnerà le chiavi della casa di Davide e sarà per il popolo come un Padre per i figli. 

21 dicembre 

Mostrerà Dio a Gerusalemme il suo amore e il suo splendore, * e da oriente ritornerà a Sion la sua gioia. I popoli godranno della sua splendida aurora e finiranno tutti i giorni del dolore. 

22 dicembre 

Metterà il Signore sul monte Sion una pietra preziosa, un fondamento sicuro. * Farà trionfare il diritto e la giustizia e annullerà in quel giorno il potere della morte. 

23 dicembre 

In quel giorno manderà il Signore stesso un segno dal cielo * e una vergine darà alla luce un figlio. Sarà chiamato Dio con noi, si nutrirà di panna e miele e governerà con giustizia tutti i popoli del mondo. 

24 dicembre 

Domani sarà sconfitto il male della terra e regnerà su noi il Salvatore del mondo. 

SEGNO DI CROCE 

Invocazioni 

P. Annunciamo con gioia Cristo, venuto nell’umiltà della nostra carne 

T. Egli tornerà e ci chiamerà a possedere il regno promesso. 

P. Attendiamo con gioia Cristo, che verrà nello splendore della gloria. 

T. Egli tornerà e ci chiamerà a possedere il regno promesso. 

ACCENSIONE DELLA LAMPADA 

Colui che guida la preghiera: Il segno di questa lampada Esprima la nostra vigilante attesa, e illumini i nostri passi verso Colui che viene: Cristo Gesù, speranza del mondo. Si accende una lampada per ogni giorno. Nel frattempo si può eseguire il ritornello di un canto che richiami l’idea della luce o della vigilanza. 

ORAZIONE 

Colui che presiede: Preghiamo. O Dio, principio e fine di tutte le cose, che raduni tutta l’umanità nel tempio vivo del tuo Figlio, fa’ che attraverso le vicende, liete e tristi, di questo mondo, teniamo fissa la speranza del tuo regno, certi che nella nostra pazienza possederemo la vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo… Tutti: Amen. 

II. LITURGIA DELLA PAROLA 

La liturgia della Parola è quella del giorno corrente. 

Omelia 

Antifona “O” 

Cantico del Benedictus o del Magnificat 

(si tenga conto se la preghiera è mattutina o serale) 

Orazione 

L’orazione è la colletta del giorno corrente. 

Benedizione e canto di congedo


Orari S. Messe presso la Basilica Cattedrale

giorni feriali
S.Messe ore 18,30
S. Rosario ore 18,00

giorni festivi
SS. Messe ore 11,30- 18,30
S.Rosario ore 18,00

Durante i mesi estivi

giorni feriali
S. Messa ore 19,30
S. Rosario ore 19,00

giorni festivi
S. Messe ore 11,30- 20,00
S.Rosario ore 19,30
In Diretta ogni sera su Radio Amicizia

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Orari visite Basilica Cattedrale

Dal lunedì alla domenica la Basilica Cattedrale apre alle 8:00 e chiude alle 19:00 Durante le celebrazioni non sono ammesse visite guidate Per prenotare una visita guidata contattare il numero +39 0804951223