MESSAGGIO DI PASQUA DI MONS. GIUSEPPE FAVALE


Il saluto del Risorto rivolto ai discepoli la sera di Pasqua ha attraversato i secoli e le generazioni umane ed è giunto a noi. Risuonerà con molta più forza quest’anno, in un tempo segnato da atti di inaudita violenza che non si arrestano dinanzi a nulla, finanche dinanzi a inermi bambini e a fragili anziani e ammalati, che vengono massacrati da gesti carichi di odio.I fatti che quotidianamente ci vengono narrati dalla cronaca sembrano dirci che non c’è più alcun limite alla malvagità dell’uomo. Se guardiamo attorno a noi, quante conflittualità nelle relazioni interpersonali e familiari! Se lo sguardo si allarga ai rapporti tra popoli e Stati non è meno sconfortante ciò che accade. Ne sono testimonianza i circa 56 conflitti censiti che sono oggi in atto nel mondo! Per non parlare delle tensioni sociali che albergano un po’ ovunque. Aprire i giornali o scorrere i social non fa che acuire il disagio interiore. Ci si imbatte in tanta sofferenza, spesso causata dalle scelte scellerate che si fanno quando si cerca solo il proprio interesse. Quante volte sembra confermato l’antico detto latino homo homini lupus!

“Pace a voi!”

Nella Pasqua dell’Anno giubilare 2025, che provvidenzialmente sarà celebrata nello stesso giorno dai cristiani di tutte le confessioni, vorremmo che queste parole del nostro Salvatore raggiungessero ogni angolo della terra come un’onda di speranza che nessuno esclude dal suo orizzonte.Sì,la pace che il Risorto ci dona è la radice da cui trae linfa vitale la speranza. Se c’è la pace c’è speranza,se manca la pace c’è solo rovina e morte e il cuore dell’uomo cade nell'abisso della disperazione. Pace e speranza camminano insieme, permettendo agli uomini di essere costruttori di un futuro ricco di luce. È chiaro che la pace donata dal Risorto, e la speranza che ne scaturisce, nulla hanno a che fare con la logica del mondo. Spesso la pace che si cerca di costruire nel mondo è frutto di equilibri politici che corrono sul filo del rasoio e di intese che hanno alla base interessi di parte,per lo più di carattere economico.La pace che scaturisce dalla Pasqua invece è frutto di un amore assoluto, che si è spinto fino alla Croce. Il Risorto, donandoci la sua pace, ci provoca ad amare come lui ci ha amato,ad amare per primi e ad amare senza misura. Mutuando dal tema che Papa Francesco ha indicato per il Giubileo 2025 Pellegrini di speranza, vorrei che riscoprissimo come primo Pellegrino di speranza proprio il Signore Gesù, Risorto e vivente nella sua Chiesa. Lui si è mosso per primo, e si muove continuamente nella storia, per seminare nel cuore dei suoi discepoli la speranza.Con lui o senza di lui tutto cambia.Permettiamogli allora di raggiungere in questa Pasqua persone e ambienti di vita per lasciare ovunque e in tutti frammenti di luce.

Incontrandoci, il Risorto dice: “Pace a voi!”, che avete il cuore inquieto e siete in ricerca di un senso da dare alla vostra vita. “Pace a voi!”, famiglie abitate dalla sofferenza o che vivete momenti di incomprensione al vostro interno, che rischiano di frantumarne l’armonia. “Pace a voi!”, giovani disorientati o incapaci di scelte coraggiose e lungimiranti. “Pace a voi!”, che ,feriti dalla vita,siete schiacciati da paure e solitudine. “Pace a voi!”, che avete la responsabilità del bene comune nelle istituzioni sociali e politiche e vivete con un senso di smarrimento il vostro compito. “Pace a voi!”, impegnati a formare, in ogni agenzia educativa, alle scelte della vita e vi sentite impari rispetto a tale mandato. “Pace a voi!”, che vivete il dramma della violenza,della guerra, dell’odio che uccide. “Pace a voi!”, che avete abbandonato la speranza che non delude e bevete acqua inquinata attinta da cisterne screpolate che avvelenano il cuore. “Pace a voi!”, che piangete la morte di persone care uccise dalla incuria sociale e dall'emarginazione. “Pace a voi!”, che avete perso la gioia di lottare per far nascere una nuova umanità non più fondata su interessi di parte ma sul bene comune. “Pace a voi!”, che volete essere collaboratori della gioia di ogni uomo e di ogni donna che viene nel mondo e che trovate muri innalzati dalla protervia di altri. “Pace a voi!”, che siete aperti al mistero di Dio e volete fare della fede la ragione della vostra vita, condividendola con chi è in ricerca del volto di Dio. “Pace a voi”… pace a te!

Che sia per tutti una Pasqua di speranza!

+ GIUSEPPE FAVALE 

VESCOVO 


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Durante i mesi estivi

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